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Patrimonio Speleologico di Custonaci
Nel Territorio di Custonaci abbiamo, testimonianze della frequenza e dell’utilizzazione delle grotte da parte dell’uomo fin dal paleolitico, come testimoniano gli scavi effettuati in alcune cavità quali la Grotta del Crocifisso, la Grotta Mangiapane , la Grotta Buffa ecc.
Le prime fonti storiche attestante la presenza di cavità nel territorio risalgono al 1700; in seguito, agli inizi del secolo scorso, alcuni studiosi tra quali il Vaufrey e il Marchese Guido dalla Rosa hanno condotto ricerche su grotte del litorale trapanese e di quello Custonacese.
Nel 1966 l’Istituto Italiano di Speleologia, in collaborazione con il Gruppo Grotte di Bari, effettua uno studio su alcune cavità naturali della Provincia di Trapani. Successivamente il C.I.R.S. di Ragusa inizia una campagna sistematica di ricerche geospeleologiche esplorando e documentando più di 60 cavità. L’importanza di alcune queste scoperte speleologiche, fa si che nel maggio del 2002 lo stesso CIRS, in collaborazione con la Federazione Speleologica Regionale Siciliana, organizzi a Custonaci il 4° Convegno Regionale di Speleologia della Sicilia, riscuotendo notevole successo per partecipazione e per la qualità degli interventi scientifici e nell'agosto del 2011 è stato presentato, sempre a cura del CIRS e dell'amministrazione Comunale di Custonaci il Volume "Dentro e Fuori la Montagna" Itinerari Carsici e Speleologici del Territorio di Custonaci di Rosario Ruggieri e Vito Davide Messina Panfalone.
Santuario Mariano di Custonaci
“CUSTONACI TERRA MARIANA”
(elargisce 200 giorni in perpetuo a tutti i devoti visitatori, nonché indulgenza plenaria nei giorni dell’Otto Dicembre e nell’ultimo Mercoledì di Agosto)
Il Santuario Mariano intitolato a Maria Santissima di Custonaci, che fa parte dell’omonima Parrocchia, eretta nel 1909, e rientra nella Diocesi di Trapani.
E’ un luogo di culto, un luogo sacro, dove la beata Vergine fa sperimentare, in modo particolare, la sua materna intercessione, un luogo visitato sia da fedeli devoti sia da pellegrini che vi si recano numerosi per consolidare la loro Fede e per venerare l’Immagine della Vergine Maria.